Quanta strada rimane ancora da percorrere in termini di emancipazione e autonomia per le donne? Le storie di otto fumne (donne) piemontesi vissute a cavallo tra il XIX e il XXI secolo ci raccontano i primi importanti passi che sono stati mossi per riconoscere loro doti e prerogative.
A fine Ottocento la suffragetta Emilia Mariani sosteneva l’importanza del riconoscimento del diritto al voto per le donne come strumento d'indipendenza e di autodeterminazione, un obiettivo idealmente ripreso un secolo dopo da Bianca Guidetti Serra, una delle prime donne avvocato in Italia, amica di Primo Levi e attiva sostenitrice dei diritti delle lavoratrici.
A volte è la storia stessa a spingere le donne in nuove direzioni, dimostrando tenacia e talento: il drammatico impegno degli uomini al fronte durante la Prima guerra mondiale permetterà infatti alle prime astronome di lavorare presso l’Osservatorio di Torino, mentre il grande dolore per la perdita di un figlio verrà trasformato da Elena König Scavini nell'energia creativa che le permetterà di realizzare le bambole Lenci, note in tutto il mondo e oggetto di collezionismo.
Illustrazioni e approfondimenti arricchiscono questo quarto numero che vede l’avvio di una rubrica sulla storia delle parole piemontesi e di uno spazio dedicato ai libri dove il Piemonte è protagonista.
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